Quante volte abbiamo sentito dire da specialisti del settore che c’è un collegamento tra la bocca e la postura di una persona, o per meglio dire tra i denti (occlusione) e l’apparato stomatognatico (cioè tutti gli organi e sistemi che collegano l’apparato masticatorio con quello digestivo) e la postura globale di un individuo.
Come abbiamo detto più volte la bocca di una persona è ricca di neuro-propriocettori (sensori del sistema nervoso) che percepiscono i movimenti e gli spostamenti del corpoe dei vari distretti/segmenti corporei tra diloro, ne contiene bel il 45% di tutto il corpo. Queste vie nurologiche sono molto vicine alla zona trigeminale, il nervo più voluminoso del cranio e punto di snodo dei principali nervi cranici, esso origina a livello di encefalo, prosegue nel midollo spinale il quale è intrinsecamente collegato al SNC (Sistema Nervoso Centrale) e si estende fino alla 3° e 4° vertebra cervicale.
Questi fasci nervosi si influenzano reciprocamente fra di loro e indirettamente influenzano anche le radici nervose del tratto cervicale. Quando una di queste strutture nervose viene stimolata eccessivamente, iper-eccita le strutture nervose e muscolo scheletriche adiacenti, causando un’iper-tono muscolare e nevralgie/neuropatie (sensazione dolorosa cronica) del sistema nervoso centrale e/o periferico in zone corporee lontane dalla zona disfunzionale di origine.
Da diversi studi scientifici è stato dimostrato come effettivamente ci sia un collegamento tra gli squilibri sul piano occlusale (superficie di contatto delle arcate dentali) e un’utilizzo alterato dei muscoli masticatori che ne causa un’iper-tono, tramite le innervazioni dei principali muscoli masticatori (Perigoidei, Masseteri e Temporali) inviano al SNC uno stimolo nervoso alterato, il quale risponde creando degli adattamenti diretti (disfunzione somatica primaria) sulla struttura muscolo-scheletrica del cranio e della colonna cervicale, causandone una minor mobilità e una moggiore rigidità.
A sua volta, il Sistema Tonico Posturale, un’area specifica del cervello che regola il tono muscolare per consentire una maggiore stabilità globale di tutto il corpo (sia in posizione statica che dinamica), risponde immediatamente con un riflesso neuro-muscolare incondizionato che causa uno spostamento laterale della mandibola e uno contro laterale su tutta la colonna vertebrale (schiena); determinando così dei compensi muscolo-scheletrici indiretti (disfunzione somatica secondaria) che svolgono un ruolo “strategico” nel controllo della postura ai continui cambiamenti ambientali e “bilanciando” la minor mobilità/funzionalità dei vari segmenti corporei tra di loro.
Quindi pèroblematiche occlusali come malocclusioni, mancanza dentale (edentulismo) parziale o totale, la tendenza a stringere, serrare o digrignare i denti (bruxismo) sia di notte che di giorno e/o un morso incrociato (cross-byte), oltre che avere delle ripercussioni da un punto di vista estetico sulla bocca della persona; possono comportare delle alterazioni funzionali, come l’iper-tono sulla muscolatura dell’apparato masticatorio, le quali possono creare degli Squilibri Posturali Discendenti (dall’alto verso il “basso”) con ripercussioni indirette ancor più importanti su tutto il corpo della persona.
Risulta evidente come sia necessario un’approccio multi disciplinale integrato che includa la figura dell’Osteopata per riordinare i vari adattamenti disfunzionali (diretti) e i compensi corporei (indiretto) muscolo-osteo-articolari consequenziali agli squilibri posturali di origine occlusale, con la digura del tecnico Ortognatodonzista, o per meglio dire Gnatologo, cioè colui che si occupa in primis delle cause problematiche ingienico-funzionali dell’apparato stomatognatico che riguardano l’occlusione, l’articolazione tempero-mandibolare (ATM), la funzione e l’apparato masticatorio e deglutitorio.
Una delle leggi principali dell’Osteopatia dice che “la forma goerna la funzione”, ma in ambito Gnatologico è esattamente il contrario, è “la unzione a governare la forma” e in particolare la funzione deglutitoria linguale che determina “a forma” e il posizionamento dei nostri denti. È perciò primario integrare questi due approcci e capire l’importanza della funzione deglutitoria, per compredere come essa interagisca realmente con la postura globale del paziente e averne beneficio sia in ambito Osteopatico che Odontoiatrico evitando così delle conseguenze negative da un punto di vista disfunzionale come nevralgie muscolo-tensive, cervicalgie, lombalgie, ecc… di origine sconosciuta.
Nei prossimi articoli approfondiremo meglio come la funzione deglutitoria influenzi in primis la forma della nostra bocca, la funzione masticatoria e indirettamente anche la nostra Postura Corporea.