Alterazioni Podologiche
Il piede è la struttura corporea su cui grava l’intero peso del corpo e che consente all’uomo di assumere la postura eretta e di spostarsi nello spazio per mmezzo della deambulazione. Su di esso vengono scaricate le forze gravitarie al terreno. Esso risente e subisce gli effetti di quelli che sono gli atteggiamenti e gli squilibri posturali di tutta la struttura corporea dell’individuo, evidenziandone le asiemmetrie di carico che gravitanto tra un piede e l’altro. Staticamente da un punto di vista bio-meccanico, è più probabile che il piede subisca gli effetti adattivo-disfunzionali di una postura scorretta (piede adattivo) piuttosto che esserne invece la causa diretta (piede causativo); ciò nonostante dal punto di vista neuro-sensoriali interagisce col resto del corpo attraverso il sistema miofasciale fornendo costanti informazioni provenienti dagli esterocettori cutanei della pianta e dai propriocettori dei suoi muscoli, tendini e articolazioni. Gli esterocettori cutanei del piede sono altamente sensibili e in costante comunicazione tra l’ambiente esterno e il sistema tonico posturale responsabile dell’equilibrio corporeo. Il riflesso plantare (flessione delle dita al contatto con il suolo), legato alle stimolazioni cutanee della pianta del piede, è in grado di attivare e modulare riflessi muscoli-scheletrici complessi in tutto il corpo come strategia posturale; esso è considerato il principale organo di senso e di moto antigravitario del corpo umano, ed è la struttura corporea che meglio tampona e si adatta agli squilibri discendenti compensatori biomeccanici e neurovegetativi causati dall’apparato stomatognatico (denti e articolazione temporomandibolare) e/o dagli occhi e/o dal vestibolo. Nella stazione eretta il compito della muscolatura podalica e del tricipite della sura in particolare (gastrocnemio e soleo), è di garantire una funzione antigravitaria, con il compito di neutralizzare i movimenti rotatori di prono/supinazione sul piano trasversale del piede, oltre quelli che inducono oscillazioni sul piano frontale. Il piede in fase evolutiva di crescita è il responsabile delle modificazioni delle curve vertebrali in posizione eretta (ortostantismo); la fisiologia lordosi lombare si forma e si stabilizza a partire dalla formazione di un arco stabile della volta plantare, che all’età di 5-6 anni di età regola anche la cifosi dorsale e la lordosi cervicale. Relativamente alterazioni morfo-funzionali dell’arto inferiore che creano forze rotatorie anomale dell’articolazione coxofemorale (articolazione dell’anca) e/o femoro-tibiale (ginocchio); possono avere ripercussioni disfunzionali discendenti sulla funzionalità podalica e viceversa, ascendenti che condizionano biomeccanicamente anche i segmenti corporei soprastanti del cingolo pelvico, con il cingolo scapoo-omerale, con la cerniera cervico-occipitale, fino all’articolazione temporomandibolare, creando così schemi compensatori disfunzionali a livello delle strutture capsulo-legamentose e muscolo-scheletriche di tutto il corpo.