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Tanti ci chiedono quando è possibile portare il proprio piccolo dall’Osteopata.
La nostra risposta? Il prima possibile!
Fin dalle prime settimane di vita infatti, ci si può rivolgere ad un Osteopata per effettuare una prima visita a scopo preventivo e/o curativo.
Il Trattamento Osteopatico sul neonato risulta fondamentale sia in caso di parto naturale che in caso di parto cesareo. Le ossa del bebè (che alla nascita sono più cartilaginee e meno “strutturate”) vanno incontro a forti pressioni causate da sollecitazioni meccaniche, come trazione e/o compressioni, avvenute prima, durante o dopo il parto che possono essere causa di disturbi durante il percorso di crescita.
Si possono difatti verificare alterazioni della forma del cranio con conseguenti disfunzioni a carico del sistema visivo e occlusale. Inoltre nel primissimo anno di vita, il neonato va incontro a importanti scoperte. Guarda, ascolta, interagisce, striscia, gattona, cammina!
Se il neonato non riesce ad adattarsi a tutti questi importanti step fisiologici, l’osteopata può intervenire per riequilibrare il sistema e ripristinare il corretto movimento eliminando le disfunzioni, ed evitando che queste possano manifestarsi in futuro.
Non siete riusciti a portare subito il vostro piccolo dall’osteopata?
Non vi preoccupate! Potete portarlo anche più “grandino”! Dal neonato al bambino fino ad arrivare all’adolescenza, intercorrono modifiche sostanziali a più livelli che si ripercuotono sul sistema muscolo-scheletrico, digestivo, propriocettivo, ecc. Difficoltà alla suzione, plagiocefalia, piedi piatti, ginocchia valghe, ritardi nella crescita psico-motoria, bruxismo, scoliosi, traumi, sono solo alcune delle problematiche che l’osteopata valuta e tratta. Possiamo infatti aiutare la struttura del corpo ad adattarsi alle future richieste posturali controllando quelle presenti e valutando gli step evolutivi grazie anche ad un’attenta anamnesi a partire dalla gestazione, parto e post parto.
È importante affidare il vostro bambino a un professionista del settore, come noi del Team Osteospace per una visita osteopatica che analizzerà il benessere a 360°! Ogni giorno ci impegniamo per fare in modo che i nostri piccoli pazienti siano in salute.
Vieni a conoscercie prenota la visita! Saremo lieti di spiegarti il nostro approccio terapeutico e saremo disponibili di rispondere a tutte le tue domande e curiosità!
La prima visita Osteopatica ha una durata di circa 30 minuti; inizia con una dettagliata anamnesi, prosegue con una valutazione posturale e palpatoria al fine di individuare la causa del dolore, e si conclude con la pianificazione di un programma terapeutico personalizzato sulla problematica. Vediamo ora, ogni fase in cosa consiste.
ANAMNESI Durante la fase di anamnesi ti verranno poste domande specifiche sulla tua problematica, sui sintomi, sulla localizzazione e le caratteristiche del dolore, ma non solo….ti verrà chiesto anche qualcosa in più su di te, sul tuo lavoro e su ciò che ti piace fare nella vita quotidiana. Tutto ciò, per permettere all’osteopata di conoscerti meglio, di inquadrare la tua problematica, di escludere eventuali controindicazioni al trattamento e di valutare l’eventuale necessità di una collaborazione con altri professionisti (per esempio con il medico di base).
VALUTAZIONE POSTURALE COMPUTERIZZATA Questa fase consisterà semplicemente nello scattare 4 fotografie, sui diversi piani spaziali (di fronte, di spalle, fianco destro e fianco sinistro). Questa valutazione fotografica ti permetterà di comprendere meglio ciò che vede l’Osteopata, e soprattutto di vedere i cambiamenti posturali, alla fine del percorso terapeutico.
TEST E VALUTAZIONE PALPATORIA Dopo la valutazione posturale, si passa ad una serie di test, nei quali tramite movimenti fatti eseguire al paziente e ad un’attenta palpazione da parte dell’operatore, si valutano quali zone possono essere le responsabili della problematica che provoca il fastidio o il dolore da te accusato.
CONCLUSIONE DELLA SEDUTA A questo punto la prima visita Osteopatica è quasi giunta al termine. La seduta si concluderà con il riassunto delle disfunzioni trovate, la spiegazione delle manovre effettuate e con la proposta di un piano terapeutico mirato per risolvere la problematica.
MAAA… QUINDI MI DOVRO’ SPOGLIARE ?? MMMMM…COSA SARA’ MEGLIO INDOSSARE ??
Non vi preoccupate, ecco qui tutti i consigli utili:
è indispensabile la massima libertà di movimento. Per questo motivo è importante che nessuna parte del corpo sia “costretta” all’interno di indumenti scomodi o troppo stretti.
Al bando i jeans
Il denim è un tessuto comodo e versatile, adatto per tutte le occasioni, ma è altamente sconsigliato indossarlo quando ci si sottopone a una visita dall’Osteopata. Il jeans, infatti, ha una struttura rigida che non garantisce la piena mobilità del corpo e rende difficile l’esecuzione di alcune tecniche. Stesso discorso vale per tutti quei capi d’abbigliamento composti da materiali come tweed, lana, velluto. L’ideale? Biancheria intima Per le donne reggiseno e slip, per gli uomini slip o boxer, affinché tutte le parti del corpo siano libere da costrizioni. Non sempre è necessario togliere le calze, ma sarebbe meglio evitare i collant o le guaine elastiche, sempre per non compromettere la libertà di movimento. Una soluzione per i più timidi? Indossate pantaloncini sportivi e canotta o top.